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Scambio sul posto

SCAMBIO SUL POSTO: COSA E’?

Lo scambio sul posto è una particolare modalità di valorizzazione dell’energia elettrica che consente di realizzare una specifica forma di autoconsumo immettendo in rete l’energia elettrica prodotta ma non direttamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento differente da quello in cui avviene la produzione.

Il meccanismo di scambio sul posto consente al Soggetto Responsabile di un impianto di ottenere una compensazione tra il valore economico associabile all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore economico associabile all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione.

Quindi potremmo definire in maniera grossolana lo scambio sul posto come un rimborso parziale dell’energia consumata.

Lo scambio sul posto è un contributo che viene erogato dal GSE Gestore dei Servizi Energetici e varia in base a diversi fattori anch’ essi variabili nel tempo.

Questi contributi sono pagati tramite acconti semestrali ed un conguaglio annuale.

Arrivati a questo punto, ti domanderai ma come funziona? bene ora ti spiego in maniera semplice e dettagliata il processo:

prima pago le bollette di tutta l’energia prelevata dalla rete e poi dal GSE ricevo un rimborso parziale.

Quindi l’utente finale paga normalmente le bollette al proprio gestore di rete, (che potrebbe essere Enel o altri gestori) per tutta l’energia prelevata quando l’impianto non è in produzione ad esempio di notte, per queste bollette pagate riceve poi un rimborso parziale con acconti semestrali e conguagli annuali.

Ipotizziamo che, nell’arco di un Anno solare le immissioni di energia siano maggiori dei prelievi effettuati dalla rete, in questo caso abbiamo un eccedenza di energia (energia in eccesso) rispetto a quella prelevata per i consumi.

nel caso in cui ci dovessero essere delle eccedenze lo scambio sul posto prevede due opzioni , che saranno a scelta del proprietario dell’impianto tra:

la liquidazione in soldi delle eccedenze oppure la messa a credito del suo valore che verrà conteggiato per l’Anno successivo.

Attualmente il contributo di scambio sul posto e il pagamento dell’eccedenza (oltre le detrazioni di costi al 50%) garantiscono gli introiti economici degli impianti fotovoltaici ad uso domestico.

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