Voci da bar e leggende metropolitane raccontano che, con la fine degli incentivi da parte del GSE non valga la pena installare un impianto fotovoltaico, sono voci infondate.
Dalla fine degli incentivi è iniziata l’era della detrazione fiscale del 50% che è stata prorogata fino al 31 Dicembre 2024, in poche parole si detrae dalle tasse il costo di realizzazione dell’impianto. Oltre alla possibilità di detrarre la metà del costo dell’impianto, c’è anche un altro beneficio fiscale non indifferente per le famiglie e per ogni altro utilizzatore finale: IVA al 10% Per il fotovoltaico, come per altri prodotti e servizi riguardanti l’efficienza ed il risparmio energetico, l’aliquota IVA è del 10%, anzichè del 22%.
Esempio di un impianto fotovoltaico da 3 kWp con detrazione fiscale e scambio sul posto per una famiglia che ha un consumo medio di circa 3200 kWh/anno
Considerando che ogni kilowatt di picco (kWp) di fotovoltaico installato nel centro Italia produce in un anno circa 1300 kWh pertanto per un 3 kWp avremmo una produzione di 3900 kWh/anno.
Ipotizzando un Autoconsumo di circa il 50% , possiamo calcolare il risparmio e il guadagno derivanti da varie componenti come: Detrazione fiscale del 50%, risparmi immediato in bolletta e scambio sul posto. Per quanto riguarda la detrazione fiscale considerando che il nostro impianto ha un costo approssimativo di 6200,00€, avremo 3100,oo€ detratti dalle tasse spalmati in 10 anni. Il risparmio immediato in bolletta è dato dall’autoconsumo di circa il 50% e quindi i nostri consumi di 3200 kWh/anno saranno ridotti a 1600 kWh/anno. Lo scambio sul posto è il prelievo di energia immessa in rete in un periodo precedente.
Possiamo quindi elencare i benefici dell’ impianto fotovoltaico:
Ricavo detrazione IRPEF = (3100,0 / 10) = 310,0 €uro/anno “detrazione fiscale IRPEF”
Risparmio immediato in bolletta = (1600 x 0,25 ) = 400 €uro/anno di “risparmio da autoconsumo”
Contributo in conto scambio = (1600 x 0,15 ) = 240 €uro/anno “Rimborso bolletta energia prelevata”